Pietro Paolo CondO'
si può dire zoofilo praticamente da quanto è nato, ama tutti gli animali ma sono soprattutto i cani ad avere un posto speciale nel suo cuore e nei suoi interessi. I tanti anni vissuti a stretto contatto con loro e l'esperienza accumulata come allevatore lo portano a intraprendere con successo la carriera di Giudice Esperto Enci-Fci. E' attualmente giudice per i cani di razza bassotto, tutti i cani da compagnia, tutti i levrieri e, ormai, quasi tutti i cani da pastore e quelli da difesa e utilità. In questa sezione a questo aspetto della sua vita "cinofila" è dedicata una collezione di fotografie scattate nei ring di tutto il mondo.
Pietro Paolo Condò, Giudice Internazionale Enci FCI.
La mia passione per l’allevamento non è nata né per caso né per gioco, e nemmeno per imitazione: credo facesse parte di me da sempre. Fin da bambino so di aver avuto il forte desiderio di realizzare quella che sentivo come una vocazione.
All’epoca non esisteva internet e non c’erano neanche tanti testi da leggere, così come non vi erano programmi televisivi. Un po’ di informazioni cinofile potevano arrivare solo dai possessori di cani di razza .
Sono cresciuto nel ponente ligure, questa lingua di terra chiusa tra le montagne ed il mare e sbarrata (fino a qualche decennio fa ) dalla frontiera con la Francia. Pochi i veri cinofili locali e poche le persone con cui condividere l’interesse per i cani.
Ma quando c’è interresse ci si ritrova e, piano piano, sviluppai quei contatti locali che mi portarono, verso i 17 anni, a sapere dell’esposizione internazionale canina di Sanremo.
Qui scoprii il mio mondo, qui vidi razze fino a quel giorno conosciute solo per fama e intraviste in qualche foto, e qui incontrai quelle persone che divennero i miei miti: allevatori espositori, giudici!
Ammirai i cani di terranova di Emmy Bruno, i pastori scozzesi di Maria Teresa Garabelli, gli Alani di Luisella Prandoni, i carlini di Maria Luisa Simone; conobbi giudici ed organizzatori come il Barone Renai della Rena, Tina Violi Gussoni, Mario Perricone, ed ovviamente tante altre persone e nomi illustri della cinofilia.
Tutte persone che avevano la mia stessa passione, quella passione che nemmeno ero sicuro che potesse essere qualcosa di concreto, tutti lì con gli stessi intenti e lo stesso coinvolgimento. In un attimo mi vidi davanti il mio futuro, e la cosa più sconvolgente fu scoprire che il mondo di cui fantasticavo esisteva davvero!
Aspettai con molta pazienza il servizio militare e alla fine di questo, le mie manovre cinofile ebbero inizio prepotentemente. Da lì a poco conobbi Marina che divenne presto mia moglie, e ci lasciammo assorbire totalmente da questo mondo.
Il percorso è stato lungo. Una gavetta che è stata una crescita continua di sapere e saper fare. Tante le consapevolezze che hanno costruito la nostra esperienza. Il cammino è stato costellato da incontri “storici”. Tra questi Edwige Ubiali che mi portò spesso sul discorso del “diventare giudice”. Molti i viaggi cinofili con lei e molti i lunghi discorsi in merito, ma avevo solo 22 anni. Rispettoso e riservato non osavo pensarci esplicitamente, ma questa cosa la sentivo. Incontrai poi Nicola Arini e anche lui mi invogliò. Ero già più grande ed esperto, più pronto ad accogliere l’idea. Nicola portò in Enci la mia domanda per diventare giudice: venni formato dal Rag. Luciano Bernini e, in seguito, dal Prof. Raffaello Mariotti. Seguii molte lezioni impartite dal Barone Renai della Rena e dal Ragionier Enrico Faja, da loro imparai molto, non solo sui cani, ma su come tenere il ring, su come fare ordine tra le osservazioni e gli intuiti vissuti nell’ambito dei giudizi per trasformarli in relazioni dettagliate e sensate. Loro mi hanno insegnato ad esternare la mia conoscenza, istintiva ed acquisita, agli altri allevatori in maniera che, come parte integrante dell’ENCI, contribuissi pure io nel mio piccolo a divulgare e costruire la cinofilia italiana. Presentai al mio esame la razza cavalier King Charles spaniel e, subito dopo, il pastore Scozzese. Seguirono il Tibetan spaniel ed il King Charles e da qui si dipanò un percorso lento ma fatto con calma, serietà e dedizione.
Oggi giudico 3 gruppi FCI e sono in procinto di concludere il gruppo 1 e 2.
Non amo i viaggi lunghi e faticosi, le lunghe attese negli aeroporti, i preparativi e la macchina organizzativa che è necessario attivare per potersi assentare da casa. Mi stanca la lotta con il tempo … ma quando infine sono al centro del mio ring, mi diverto davvero ad analizzare i soggetti iscritti per me, mi piace esternare il mio parere e, per chi vuole ascoltare, sono sempre disponibile a dare anche i miei consigli di allevatore. Così di volta in volta si accettano nuovi inviti e si fanno nuove esperienze. Marina per ora non ha voluto seguirmi in questo percorso, ma ha affrontato con maggiore entusiasmo il campo organizzativo di manifestazioni cinofile, tanto che oggi è una delle colonne portanti dell’esposizione internazionale canina di Sanremo!
Ma le esperienze come giudice si susseguono velocemente e si tende a vederle sbiadire nel ricordo, per questo ho deciso di “postarne” alcune su questo sito.
Anche questo fa parte della mia passione per i cani. Purtroppo non è materialmente possibile (non in una vita sola almeno!) conoscere direttamente tutte le razze canine. E questo resta il mio sogno irrealizzabile!
Come giudice tuttavia , anche se solo per una mezz’ora di ring, è possibile godersi le razze per cui si è abilitati al giudizio e, di volta in volta, si possono apprezzarne le caratteristiche e sfumature , privilegio concesso altrimenti solo ai proprietari. E la voglia di conoscere sempre più questi impareggiabili animali si appaga .